Papa Benedetto XVI ha richiamato domenica i delegati partecipanti questa settimana alla conferenza ONU sui cambiamenti climatici in Sud Africa a trovare un accordo responsabile e credibile per tagliare i gas serra che tenga conto delle esigenze dei poveri.
Si attendono circa 25.000 tra funzionari governativi, lobbisti e scienziati alle due settimane della conferenza che si apre lunedi a Durban. L'obiettivo immediato è la prossima scadenza del protocollo di Kyoto, l'accordo del 1997 che richiede a 37 paesi industrializzati di tagliare entro il 2012 le emissioni di CO2 al 5 per cento al di sotto dei livelli del 1990 . I governi occidentali cercheranno di ottenere anche la Cina e le altre economie in crescita accettino limiti giuridicamente vincolanti sui gas a effetto serra, pure. I paesi poveri vogliono che i firmatari accettino ulteriori riduzioni che li impegnino almeno fino al 2017.
Benedetto, che è stato soprannominato il "Papa verde" per la sua attenzione alle problematiche ambientali, ha lanciato un appello domenica ai rappresentanti di governo presenti alla conferenza di Durban perchè trovino una responsabile revisione degli accordi di Kyoto.
"Spero che tutti i membri della comunità internazionale concordano su una risposta responsabile e credibile a questo fenomeno preoccupante e complesso,a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future.", ha detto durante la sua tradizionale benedizione domenicale dell'Angelus dal suo studio che si affaccia su Piazza San Pietro.
Benedetto XVI ha denunciato l'incapacità dei leader mondiali di accettare un trattato che sostituisse Kyoto durante un summit 2009 sul clima dell'Onu a Copenaghen. Ha poi detto che la pace del mondo dipende dalla salvaguardia del creato di Dio..
L'ottantaquattrenne papa tedesco ha espresso crescente preoccupazione per la tutela dell'ambiente nelle sue encicliche, durante i viaggi all'estero, i discorsi ai diplomatici e nel suo messaggio di pace annuale. Con il papato di Benedetto XVI , il Vaticano ha installato celle fotovoltaiche sul suo auditorium principale così da convertire la luce solare in elettricità e ha preso parte a un progetto di rimboschimento volto a compensare le emissioni di CO2.
Per il pontefice, è una questione morale: la dottrina della Chiesa sostiene che l'uomo deve rispettare la creazione, perché è destinata a beneficio del futuro dell'umanità. Egli ha sostenuto che il cambiamento climatico e le catastrofi naturali minacciano i diritti delle persone alla vita, all'alimentazione, alla salute e, in definitiva la pace.
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