Il papa dei cristiani copti d'Egitto Shenuda III è morto all'età di 88 anni.
Il leader della più grande minoranza cristiana del Medio Oriente soffriva da tempo di un cancro che si era diffuso a vari organi. I cristiani copti rappresentano il 10% della popolazione egiziana che complessivamente ammonta a 80 milioni di persone. Dopo gli attacchi ai cristiani copti in questi ultimi anni, Papa Shenouda ha esortato i funzionari a fare di più per venire incontro alle preoccupazioni della comunità.
Papa Shenuda ha guidato la chiesa, una delle più antiche comunità cristiane nel mondo, per quattro decenni. Durante il suo pontificato la chiesa ortodossa copta ha conosciuto una notevole espansione anche al di fuori dell'Egitto in particolare negli Stati Uniti. Un'analoga diffusione la chiesa copta ha avuto Australia e Nuova Zelanda così come un aumento del numero di chiese si è avuto in Europa e nel Regno Unito.
Contrario agli accordi tra Eiitto ed Israele ebbe anche un aspro conflitto con il presidente Sadat che lo mandò per alcuni anni in esilio. Fu fervente sostenitore dell'unità delle chiese cristiane, nel 1973 si era recato a Roma per incontrare Paolo VI, il primo Papa copto a recarsi a Roma da 1500 anni. Per lui l'unità della fede era più una questione di fede che di giurisdizione.
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