All'inizio del decennio di questo secolo, milioni di cattolici brasiliani si sono uniti alle appariscenti congregazioni pentecostali sempre più in espansione nel più grande paese cattolico del mondo. Ora, un nuovo studio condotto dalla fondazione Getulio Vargas rileva come i cattolici del Paese stiano lasciando la loro ad un tasso più elevato che mai, ma molti parrocchiani sopratutto i più giovani decidono di non passare da una religione organizzata all'altra ma di non praticare più alcuna religione.
Il numero di persone che in Brasile dicono di non seguire alcuna a religione cresce tra i ventenni tre volte più rapidamente che tra coloro che hanno 50 anni o più, con il 9 per cento dei giovani brasiliani che dichiarano di non appartenere a alcuna religione. Che rispecchia una tendenza analoga del numero di persone che lasciano la Chiesa cattolica.
Lo studio, basato su interviste condotte su 200.000 persone per il censimento del Brasile nel 2010e , mostra come la quota di cattolici abbia raggiunto il 68% della popolazione, il livello più basso da quanto nel 1872 il censimento traccia l'andamento della religione,
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